Le Dolomiti (UNESCO 2009) sono montagne diverse da ogni altra montagna.
Picchi, guglie, pareti verticali, prati verdeggianti… attraversare le Dolomiti a piedi, in bicicletta o perché no in automobile è come sfogliare un libro di geologia, un meraviglioso libro, un’occasione unica al mondo per conoscere la storia naturale di un territorio tanto eccezionale da esser stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità.
“I loro profili esili frastagliano bizzarramente i limpidi orizzonti. Le loro punte bianche, che talvolta si alzano verso il cielo come dita d’una mano aperta, si direbbero anime di monti; e al tramonto, dalle loro creste dentate rosseggianti nell’ ENROSADIRA scende una lieve irresistibile malinconia che voi non sapete spiegarvi, se nessuno vi ha mai raccontato la storia della Principessa della Luna malata di nostalgia, o delle rose impietrite nel giardino incantato del Re Laurino”.
(da “I Monti Pallidi” C.F.Wolff)
MOIAZZA 2878M slm
Propaggine sud della Civetta, offre oltre alle vie classiche ed alla rinomata ferrata Costantini, una delle più panoramiche ed impegnative delle Dolomiti, diverse vie di arrampicata sportiva. Teatro di passaggio della Dolomiti Extreme Trail offre uno dei catini più spettacolari delle nostre Dolomiti. Di facile accesso dal Passo Duran concilia attività sportive con rilassanti pic-nic in perfetta armonia con l'ambiente.
TAMER 2550m slm e SAN SEBASTIANO 2488m slm
Il Castello di Moschesin, la Gardesana, il Tamer, le cime di San Sebastiano: un gioco di cime unite da larghe o impervie forcelle paradiso della flora alpina. Non a caso uno dei più bei percorsi d'alta quota delle Dolomiti, l'Alta Via n°1, attraversa questo gruppo di vette raccolte tra il Passo Duran e la Val Pramper.
BOSCO NERO 2468m slm
Complesso gruppo, anch'esso sconosciuto ai più, ma assai apprezzato per le sue forme e fascino dai primi alpinisti inglesi, vede al centro le cime del Sasso di Bosconero (2436m), la Toanella (2430m), la Rocchetta Alta (2412m) e agli estremi il Gruppo degli Sfornioi, un ventaglio dolomitico, e la dentellata catena delle Cime della Serra. Il Rifugio Bosconero si propone sia come meta che come punto di partenza per escursioni, sentieri alpinistici e vie di roccia.
Spiz di Mezzodì
Spiz nord 2305m slm spiz di mezzo 2324m slm spiz sud 2309m slm
Fantastico castello, fatto di guglie (da cui il nome), torrioni possenti, cenge che fungono da passerelle, enormi antri come portoni immaginari…un mondo selvaggio in cui pochi sono i sentieri segnati e molti i percorsi da scoprire…riscoprire con una buona dose di orientamento.Il Rifugio Sora al Sas e il Pramperet offrono un'ottima base di partenza, o arrivo, anche per escursioni nel Parco delle Dolomiti Bellunesi.
PELMO 3168m s.l.m.
Furono i cacciatori valligiani a conoscere per primi la rete di strette e vertiginose cenge che permettono di raggiungere la vetta. Più di altre montagne infatti "Il Caregon del Padreterno", così chiamato per la sua insolita foggia, costituito da una enorme pila di calcari e dolomie, offre percorsi di cenge, viaz, di grande emozione oltre alle innumerevoli vie alpinistiche.
Civetta 3226m s.l.m.
Salita per la prima volta da uno zoldano a metà 800, quando salire le cime non era un obiettivo alpinistico bensì di caccia, vede la sua prima ascensione nel 1867. Da allora infinite sono le vie aperte sui suoi due versanti, zoldano e agordino. Primo regno del VI grado offre molti itinerari escursionistici, dai più facili ai più impegnativi, che consentono di viverne il fascino dolomitico.